Giubileo, la Croce degli Atleti verso il "traguardo" della Porta Santa
Isabella H. de Carvalho – Città del Vaticano
Una croce fatta da 15 pezzi di legno diversi provenienti da tutto il mondo con al centro la sagoma ritagliata di Cristo e sotto un ‘podio’ a tre livelli con su scritto fede, speranza e amore. Questa è la Croce degli Atleti che dal 2012 accompagna gli sportivi nelle varie Olimpiadi e Paralimpiadi nei diversi Paesi. Oggi, 14 giugno, questo simbolo religioso ha percorso la ‘pista’ di via della Conciliazione, verso il ‘traguardo’ della Porta Santa della Basilica di san Pietro, in mano a vincitori di medaglie olimpiche, bambini, vescovi e cardinali, e appassionati dello sport. Una folla variegata per riflettere sul fatto che lo sport è per e di tutti è quella che ha partecipato al pellegrinaggio giubilare organizzato da Athletica Vaticana, l’associazione polisportiva ufficiale della Santa Sede, in occasione del Giubileo dello Sport che si svolge oggi e domani, 15 giugno.
De Mendonça: gli sportivi promuovano la civiltà dell'amore
Prima di incamminarsi verso la basilica il gruppo, con bandiere, cappelli e occhiali da sole di tutti colori, ha vissuto un momento di preghiera a piazza Pia mentre un coro intonava i canti della comunità di Taizé. “Guardando la Croce degli Sportivi, ti preghiamo fiduciosi Signore, per i fratelli e le sorelle qui radunati per il Giubileo dello Sport”, ha pregato il cardinale José Tolentino de Mendonça, prefetto del Dicastero per la Cultura e l’Educazione. Sotto un cielo limpido e nella calura estiva, la Croce degli Atleti è stata portata per breve tratto da una delegazione della Conferenza episcopale francese, poi è stata simbolicamente consegnata ad Athletica Vaticana, che la conserva nei periodi di intermezzo tra una gara olimpica e l'altra. È stata portata da monsignor Emmanuel Gobilliard, vescovo di Digne e referente per lo sport della Conferenza episcopale, affiancato da Thomas Bach, presidente del Comitato Olimpico Internazionale, Aurélien Diesse, campione olimpico francese di judo e Mathias Dantin, rugbista. “Che la pratica delle discipline sportive accresca in loro il vigore della membra e favorisca la loro serenità dell’anima", ha detto il cardinale il quale ha pregato affinché tutti gli sportivi sperimentino "nella lealtà il valore dell’amicizia e superando ogni forma di violenza promuovano la civiltà dell’amore.”
Poi, dopo aver ascoltato una lettura tratta dalla prima Lettera di san Paolo ai Corinzi, il gruppo, composto anche da membri di Atletica Vaticana, di gruppi sportivi giovanili Fiamme Gialle della Guardia di Finanza e di altre realtà atletiche, ha iniziato il percorso verso la Porta Santa. Ogni pochi metri la Croce veniva portata da qualche rappresentante diverso in modo per evidenziare il fatto che lo sport è per chiunque, di qualsiasi età o provenienza.
Pellegrini, come la Croce degli Atleti
La storia della Croce degli Atleti è nata nel 2012 a Londra quando la comunità cattolica della capitale inglese, che quell’anno ospitò le Olimpiadi e Paralimpiadi, decise di creare un oggetto che potesse diventare un punto di riferimento per gli sportivi cristiani. Realizzata dall’artigiano John Cormer, è composta da 15 pezzi di legno diversi, provenienti da diverse parti del mondo tra cui la Terra Santa, la Russia, la Cina, gli Stati Uniti, l’Australia, l’Africa del Sud e altri. Da lì è stata poi consegnata alla Chiesa brasiliana per le successive Olimpiadi estive che si sono tenute a Rio de Janeiro nel 2016. La croce ha ricevuto pure una benedizione da Papa Francesco nel 2013, dato che ha visitato la città per partecipare alla Giornata Mondiale della Gioventù. È stata poi portata a Tokyo per le Olimpiadi e Paralimpiadi del 2020, molto colpite dalla pandemia. La croce è diventata poi veramente nota durante le Olimpiadi estive di Parigi l’anno scorso, quando è stata collocata nella Chiesa della Madeleine al centro della città in una cappella appositamente dedicata a “Nostra Signora degli Sportivi”.
Le prossime tappe
Dopo il pellegrinaggio giubilare a Roma, la Croce degli Atleti verrà consegnata da Athletica Vaticana alle diocesi di Milano e Belluno dove si terranno nel 2026 le Olimpiadi e Paralimpiadi invernali di Milano-Cortina. Successivamente sarà consegnata all’arcidiocesi di Los Angeles per la prossima edizione estiva dell’evento sportivo nel 2028.
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